Comunità energetica




Unirsi nel rispetto dell'ambiente e nel risparmio energetico

Nata per unire nel rispetto dell'ambiente

La comunità energetica ci permette di produrre insieme l'energia elettrica e termica necessaria all'assorbimento energetico ed al confort della nostra casa, del nostro ufficio, della nostra fabbrica secondo il concetto della condivisione nel produrre e nel consumare energia. Risparmiando tutti insieme le risorse ed il nostro ambiente

Con noi per formare la tua comunità energetica da fonte di energia rinnovabile

EDISOL ha avviato un ambizioso programma dedicato allo sviluppo delle comunità energetiche in Italia rivolgendosi in particolar modo alle aziende, ai condomini ed ai singoli proprietari di edifici. Siamo in grado di accompagnare la tua azienda, il tuo condominio nella preparazione, realizzazione e gestione di una comunità energetica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico o da cogenerazione a gas). La nostra formula ti permette di mantenere tutti i benefici derivanti dall'adesione ad una comunità energetica e prevede sia il noleggio a riscatto dell'impianto utile alla realizzazione del progetto di comunità energetica e sia la realizzazione dello stesso con pagamento a canoni mensili in leasing. In entrambe i casi l'investimento iniziale che ti verrà richiesto sarà estremamente contenuto mentre il beneficio lo potrai percepire immediatamente ed in maniera trasparente 

Il programma italiano

L’Italia con le ultime normative ha finalmente avviato la strada verso le comunità energetiche rinnovabili, un modello innovativo di gestione dell’energia già ampiamente diffuso in tutto il Nord Europa.
Le nuove disposizioni di legge favoriranno in particolare la diffusione delle energie verdi e sostenibili, in modo da creare sistemi virtuosi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia tramite le comunità energetiche rinnovabili.

In Italia la tendenza a formare comunità energetiche rinnovabili e gruppi di auto consumatori è destinata a crescere, il report di Legambiente Comunità Rinnovabili 2021 ha rilevato oltre 20 progetti in tutto il Paese che ruotano intorno alla nuova figura del prosumer.

Cosa sono le comunità energetiche da fonti rinnovabili

Il modello di comunità energetica è basato su un’associazione composta da enti pubblici locali, aziende medio piccole, attività commerciali o cittadini privati, i quali associandosi in comunità energetica, scelgono di dotarsi di impianti comuni e infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e gestire l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione. Parliamo dunque di una forma di collaborazione energetica, concentrata su un sistema di scambio locale che favorisce la gestione congiunta dell’energia utile ai propri bisogni, lo sviluppo sostenibile e riduce la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
In una comunità energetica i soggetti sono impegnati nelle diverse fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia e partecipazione attiva in tutti i processi energetici.

Come funzionano le comunità energetiche

Il concetto di comunità energetica si basa sul coinvolgimento di una serie di soggetti privati e/o pubblici, i quali si costituiscono in un ente legale per produrre energia elettrica attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili come ad esempio, impianti fotovoltaici, eolici o di cogenerazione a gas. Questi impianti possono essere condivisi, come nel caso di una centrale fotovoltaica, eolica o di cogenerazione, e posti a disposizione della collettività, oppure essere individuali, come per esempio un sistema fotovoltaico installato sulla copertura di una casa, di un’azienda, della sede di un’amministrazione pubblica o di un condominio.
Con questo sistema i consumatori passivi (consumer) vengono trasformati in consumatori attivi e produttori (prosumer), in quanto dotati di un proprio impianto per la generazione di energia elettrica per l’autoconsumo, cedendo la parte di energia in eccesso agli altri soggetti collegati alla Smart grid. La Smart grid è un’infrastruttura intelligente che pone in collegamento tutti i soggetti della comunità energetica, che potrebbe comprendere anche sistemi di storage per l’accumulo dell’energia elettrica che non venisse immediatamente utilizzata.
Nelle comunità energetiche rinnovabili, la Smart grid è una struttura moderna e digitalizzata con lo scopo di ottimizzare la gestione energetica e quindi renderla più efficiente. La struttura attraverso tecnologie digitali hardware e software innovative consente di collegare una rete di soggetti aderenti alla comunità energetica, monitorandola e controllando i vari processi in modo da ottimizzare ogni fase di produzione, consumo e scambio dell’energia quali ad esempio, sensori per il monitoraggio dei consumi elettrici, tecnologie cloud etc. che funzionano come aggregatore delle comunità energetiche per favorire gli scambi tra associazioni vicine, oltre a sistemi blockchain per verificare i vari passaggi e garantire trasparenza, sicurezza e affidabilità. Ogni soggetto partecipante alla comunità energetica deve essere dotato di un energy box, che consente di collegare l’edificio e l’impianto alla rete locale, per assicurare la condivisione in tempo reale delle informazioni su produzione, autoconsumo, cessione e prelievo dell’energia.

Cosa prevede la normativa sulla comunità energetiche

In Italia con il Decreto Milleproroghe 162/2019 è stata promossa la legge sulle comunità energetiche, attraverso la quale sono state riconosciute le comunità energetiche rinnovabili (REC). Di fatto delle associazioni di cittadini, imprese e/o enti locali che, allo scopo di efficientare e razionalizzare economicamente i loro consumi energetici, decidono di unirsi dotandosi di impianti per la produzione, l’autoconsumo e la condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili. Questi sistemi sono consentiti anche per le aziende tenendo però presente che la produzione e cessione dell’energia all’interno della comunità energetica non deve rappresentare l’attività principale.
Una seconda configurazione prevista è quella dei cosiddetti “gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile”, attraverso la quale diversi soggetti privati possono produrre e vendere energia elettrica da fonti rinnovabili in modo autonomo ad utenze presenti sul territorio. Con l’attuazione del decreto sulle comunità energetiche l’Italia ha recepito la Direttiva europea RED II 2001/2018, dove l’Unione Europea riconosce valenza giuridica alle associazioni e introduce la figura del produttore/consumatore di energia (prosumer).
Le comunità energetiche costituite in Italia possono ottenere un beneficio tariffario per 20 anni gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici), con un corrispettivo unitario e una tariffa premio, pari a 100 euro/MWh per i gruppi di auto consumatori e 110 euro/MWh per le comunità energetiche. La normativa prevede però che l’impianto oggetto delle agevolazioni da parte del GSE debba essere di nuova costruzione, avere una potenza entro 200 kW ed essere collegato alla rete elettrica a media/bassa tensione, utilizzando la stessa cabina di trasformazione per il prelievo e la cessione dell’energia elettrica con la rete.

I vantaggi delle comunità energetiche

Le comunità energetiche contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale e permettono agli aderenti di usufruire di condizioni energetiche economicamente molto competitive rispetto ai prezzi di mercato:

  • I vantaggi per l’ambiente: le comunità energetiche si basano sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, incentivando il diffondersi dell’energia verde in luogo delle fonti fossili diminuendo di conseguenza le emissioni di gas ad effetto serra.
  • I vantaggi economici: è importante tenere presente che gli incentivi previsti per le comunità energetiche sono cumulabili con altre agevolazioni, quali per esempio Ecobonus, Superbonus, Bonus Casa, con la possibilità per aziende, enti locali e cittadini di ottenere un risparmio economico elevato grazie alla riduzione dei costi dell’energia.